Richiamo vaccinale
Per informazioni sul richiamo vaccinale (booster) vedasi questa pagina!
Secondo richiamo (over 60 e pazienti a rischio dai 12 anni)
Per ulteriori informazioni: Richiamo booster
Ho compiuto 50 anni, sono obbligato a vaccinarmi?
L’art.1 del DL 1/2022 introduce l’obbligo vaccinale anti Covid per i cittadini italiani e degli altri Stati membri dell’Unione europea residenti in Italia, nonché per i cittadini stranieri iscritti e non iscritti al Servizio sanitario nazionale, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età. L’obbligo si applica anche a coloro che compiono il cinquantesimo anno di età in data successiva a quella di entrata in vigore del DL, fermo il termine del 15.06.2022.
Tale obbligo non sussiste nei confronti di quei soggetti che siano stati dichiarati esenti a causa di un accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore abilitato all’emissione di eventuali esoneri.
Il 15 luglio è stata pubblicata in G.U. Serie Generale n. 164 la conversione del DL n. 50/2022 (Aiuti) nella Legge n. 91/2022, che all'articolo 51-ter ha introdotto la modifica all'art. 4-sexies del DL 44/2021, differendo l’obbligo vaccinale dal 1° febbraio al 15 giugno 2022. Tale modifica è entrata in vigore il 16 luglio 2022.
Per chi non si è vaccinato entro il 15 giugno 2022, scatterà la sanzione di 100 euro.
L’obbligo vaccinale non è adempiuto in questi tre casi:
La scrivente ASL, territorialmente competente per la P.A. di Bolzano, non riesaminerà eventuali istanze già processate di utenti inadempienti al 1° febbraio ma adempienti al 15 giugno, poiché l’interruzione del procedimento sanzionatorio verrà effettuata a livello centrale dal Ministero della salute.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 25.07.2022
Lavoro per una ditta privata, devo vaccinarmi?
Dal 15 febbraio 2022 per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro.
Il Green Pass Rafforzato (detto “Super Green Pass”) si ottiene solo se si è vaccinati o si è guariti da Covid-19, mentre non è valido per chi è in possesso solo di un tampone negativo, sia esso antigenico o molecolare.
Senza tale tipo di certificazione, i lavoratori over-50 sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della certificazione verde e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento.
A partire dal 15 febbraio 2022, per gli over 50 che saranno trovati sul posto di lavoro senza Green Pass Rafforzato ci sarà una sanzione compresa tra 600 e 1.500 euro.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
A quanto ammonta la sanzione?
La sanzione amministrativa è di 100 euro “una tantum”, dunque ogni cittadino può essere multato una sola volta nel corso della propria vita.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Ho ricevuto la sanzione, come devo comportarmi?
Entro il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio del provvedimento sanzionatorio si può aprire un ticket presso l’ASL territorialmente competente https://strafevaxsanzione.sabes.it/app/#/app/login per dare giustificazioni in merito alla mancata vaccinazione, eventualmente allegando i documenti necessari per valutare l’esenzione vaccinale (eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale, ovvero relativa ad altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità).
Entro il suddetto termine di dieci giorni si deve contestualmente informare l’Agenzia delle entrate-Riscossione (AdER) dell’avvenuta presentazione di tale comunicazione all’ASL competente. Questa istanza è stata chiesta dell’Ufficio del Garante per la Privacy.
L’ASL territorialmente competente dispone di dieci giorni per verificare la documentazione fornita ed entro tale termine, comprendente un eventuale contraddittorio con l’interessato, deve comunicare ad AdER la fondatezza della richiesta di esenzione vaccinale, trasmettendo un’attestazione relativa all’insussistenza dell’obbligo vaccinale o l’impossibilità di adempiervi.
Nel caso in cui l’ASL non confermi l’insussistenza dell’obbligo vaccinale o l’impossibilità di adempiervi, AdER provvede alla notifica di un avviso di addebito, del valore di € 100.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Posso fare ricorso?
Se il cittadino intende opporsi alla sanzione comminatagli dall'Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) deve rivolgersi al giudice di pace entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso di addebito. Nel corso del giudizio, il cittadino dovrà dimostrare di essere esonerato dalla vaccinazione obbligatoria.
Il giudice di pace potrà riservarsi il diritto di nominare un CTU, ossia un consulente tecnico d’ufficio i cui costi saranno anticipati dal ricorrente e che si andranno a sommare all’importo del contributo unificato per l’avvio del giudizio. In caso di contenzioso, l’Avvocatura dello Stato assume il patrocinio di AdER.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Ho un certificato cartaceo di esenzione vaccinale, è considerato valido ai fini dell’esenzione?
Le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 precedentemente emesse in modalità cartacea sono valide massimo fino al 27 febbraio 2022, poi non potranno più essere utilizzate. Dal 08 febbraio 2022, chi è in possesso di un certificato cartaceo, può rivolgersi a un medico abilitato (il proprio medico di medicina generale, qualche medico vaccinatore) che rilascerà all’assistito una nuova attestazione in formato digitale. Nel caso di un’esenzione dalla vaccinazione anti Covid, il medico che ha rilasciato la certificazione cartacea originale può riemetterla in formato digitale senza che l’interessato si sottoponga nuovamente a visita.
Riferimenti
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Non riesco ad aprire un ticket, come devo comportarmi?
Chi non riesce entro dieci giorni dalla ricezione dell’avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio ad aprire un ticket presso l’ASL competente https://strafevaxsanzione.sabes.it/app/#/app/login per dare giustificazioni in merito alla mancata vaccinazione (eventualmente allegando i documenti necessari per valutare l’esenzione vaccinale) puó scrivere una mail a infovax@sabes.it, indicando nel soggetto “Sanzione” oppure “Strafe” e spiegando per quale motivo non è riuscito ad aprire il ticket e allegando i dati necessari e la documentazione utile.
Quali dati sono necessari?
L’ASL non assume nessuna responsabilità circa la veridicità dei dati. In particolare, se il soggetto dichiara una data di ricezione errata, potrebbero essere stati trascorsi i dieci giorni dalla ricezione dell’avviso. Si precisa quindi che un eventuale attestazione emessa da parte dell’ASL e conseguente comunicazione al soggetto di “segnalazione confermata” NON dà diritto al soggetto a far valere nessun diritto di esonero, perché la segnalazione è stata fatta in ritardo. L’ASL si riserva della propria facoltà di intraprendere provvedimenti per dichiarazione di falso ai sensi del DPR 445/2000.
L’ASL dispone di dieci giorni per verificare le certificazioni prodotte ed entro tale termine, comprendente un eventuale contraddittorio con l’interessato, deve comunicare ad AdER la fondatezza della richiesta di esenzione vaccinale.
Nel caso in cui l’ASL non confermi l’insussistenza dell’obbligo vaccinale o l’impossibilità di adempiervi, AdER provvede alla notifica di un avviso di addebito, del valore di € 100.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Bambine/i e ragazze/i possono essere vaccinati?
È disponibile un vaccino per proteggere dal Covid i bambini tra 5 e 11 anni?
Dopo la vaccinazione verrà chiesto di attendere 15-30 minuti sotto osservazione prima di lasciare il centro vaccinale. Ciò al fine di monitorare un’eventuale comparsa di reazioni allergiche e, nel caso, poter intervenire tempestivamente.
Fonte: Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Istituto Superiore di Sanità; Data: 14.12.2021
Chi può fare la seconda dose di richiamo (secondo booster, quarta vaccinazione)?
Tutti coloro che hanno più di 60 anni, nonché le/i pazienti fragili a partire dai 12 anni, che hanno fatto la terza dose o hanno contratto il Covid-19 più di 120 giorni fa. Le prenotazioni per i centri vaccinali sono aperte a partire dalle ore 9:00 di mercoledì, 13 luglio 2022, sul sito https://sanibook.sabes.it/, mentre il calendario delle vaccinazioni è disponibile sul sito web dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige al seguente link: https://www.vaccinazioneanticovid.it/it/appuntamenti-vaccinali/tutti-gli-appuntamenti.
Si ricorda che è possibile effettuare il secondo richiamo anche presso alcuni medici di Medicina generale e alcune farmacie. Come è capitato finora, in farmacia possono essere immunizzate solo persone che non stanno assumendo farmaci o che non hanno malattie pregresse.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 13.07.2022
Le persone provenienti da un’altra regione possono fare la quarta dose?
Sì, è possibile purché si abbia un codice fiscale italiano, si possa dimostrare il proprio stato vaccinale ai fini del corretto inserimento dei dati della persona nell’apposito sistema di registrazione e si risieda in Alto Adige per almeno due settimane. Infine, è consigliabile prenotarsi cliccando qui, oppure telefonando al 0471/0472/0473/0474 100 100.
L'elenco delle date vaccinali è disponibile al seguente link: Tutti gli appuntamenti | Vaccinare protegge (vaccinazioneanticovid.it)
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; Data: 14.07.2022
Che cosa si intende per richiamo, o booster?
Si tratta di una dose ulteriore: alle persone completamente vaccinate viene somministrata un'altra dose di un vaccino approvato contro il Covid-19. Si chiama anche booster perché stimola nuovamente la protezione immunitaria, che altrimenti si attenuerebbe nel tempo. A questo proposito, il Ministero della Salute ha approvato l'uso di vaccini esclusivamente del tipo mRNA (Pfizer o Moderna) indipendentemente dal vaccino utilizzato in precedenza.
Fonte: Azienda Sanitaria dell'Alto Adige; data: 18.11.2021
I dati attuali mostrano che l'efficacia della vaccinazione, anche per quanto riguarda la prevenzione della malattia con sintomi, si affievolisce. La durata della protezione dipende da molti fattori, tra cui il tipo di vaccino somministrato, la risposta immunitaria specifica e l'età.
Più tempo è passato dall'immunizzazione, maggiore è la probabilità di infettarsi.
La dose di richiamo provoca entro pochi giorni un sensibile aumento del titolo anticorpale, così che molto rapidamente viene ristabilito un ottimo grado di protezione.
Fonte: Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Data: 18/11/2021
Quali esperienze esistono finora con la dose di richiamo, ovvero booster?
Secondo i riscontri scientifici, una dose di richiamo contro il coronavirus aumenta decisamente l'effetto protettivo del vaccino. In Israele, per esempio, si è registrato tra le persone con tripla vaccinazione un tasso delle infezioni di 10 volte più basso e di quasi 20 volte più basso di malattie gravi, rispetto alle persone con doppia vaccinazione.
Di conseguenza, la dose di richiamo, ovvero il booster, contribuisce a rafforzare la protezione immunitaria di tutte le categorie della popolazione e di tutte le fasce di età.
Fonte: Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Data: 18.11.2021
A chi è destinata la dose di richiamo, ovvero booster?
La dose di richiamo è raccomandata per tutte le persone la cui ultima vaccinazione risale ad almeno 4 mesi prima. Alle pazienti ed ai pazienti con immunodeficienze deve essere somministrato un richiamo già 28 giorni dopo l'ultima vaccinazione.
Fonte: Ministero della Salute, Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Data: 10.01.2022
Posso ricevere una dose di richiamo se sono già stato vaccinato all'estero con un vaccino COVID-19 non approvato nell'UE (es. Sinovac, Sputnik, ecc.)?
I soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato dalla UE possono ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-RNA nei dosaggi autorizzati per il booster a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario. Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente e conferisce il diritto al green pass.
Superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato dalla UE, così come in caso di mancato completamento dello stesso, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA.
Fonte: Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Data: 18.11.2021
Che cos’è il Nuvaxovid (vaccino Novavax)?
Nuvaxovid è un vaccino impiegato in adulti di età pari o superiore a 18 anni per la prevenzione della malattia da COVID-19 causata dal virus SARS-CoV-2. Contiene la proteina spike (S) ricombinante di SARS-CoV-2, normalmente presente sulla superficie virale, che rappresenta il principale meccanismo del virus per infettare le cellule bersaglio.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quante dosi e a distanza di quanto tempo viene somministrato il Nuvaxovid?
Nuvaxovid viene somministrato nella regione deltoidea del braccio con un ciclo di 2 dosi inoculate a distanza di 3 settimane.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Come funziona il Nuvaxovid?
Nuvaxovid esercita un meccanismo di immunizzazione attiva preparando l’organismo al contatto virale. È composto da una versione della proteina Spike (S) riprodotta in laboratorio e da una sostanza (adiuvante) che facilita l’attivazione delle cellule del sistema immunitario innato potenziando il grado della risposta immunitaria specifica contro la proteina S. In particolare, inoculando i due componenti del vaccino, vengono indotte le risposte immunitarie dei linfociti B e dei linfociti T contro la proteina S, inclusi gli anticorpi neutralizzanti, che, entrando successivamente in contatto con il virus SARS-CoV-2 e riconoscendo la proteina spike, si attiveranno in difesa.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Le persone che hanno già contratto il COVID-19 possono essere vaccinate con il Nuvaxovid?
Nell’ambito della sperimentazione, non sono stati osservati effetti indesiderati aggiuntivi nelle persone vaccinate con Nuvaxovid, che in precedenza avevano contratto un'infezione da COVID-19.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Nuvaxovid può ridurre la trasmissione del virus da una persona all’altra?
L’impatto della vaccinazione con Nuvaxovid sulla diffusione del virus SARS-CoV-2 nella comunità non è ancora noto.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quanto dura la protezione con il Nuvaxovid?
Attualmente, questo non è un dato disponibile. I primi riscontri arriveranno nei prossimi mesi. Gli individui vaccinati durante gli studi clinici continueranno ad essere monitorate per un massimo di 2 anni allo scopo di trarre maggiori informazioni sulla durata della protezione.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
I bambini possono essere vaccinati con il Nuvaxovid?
Attualmente Nuvaxovid non è raccomandato per persone di età inferiore ai 18 anni.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate con Nuvaxovid?
Ci sono dati limitati sulle persone immunocompromesse. Sebbene i soggetti con un sistema immunitario indebolito potrebbero non rispondere ottimamente al vaccino, non ci sono particolari problemi di sicurezza. Essendo la categoria di pazienti maggiormente a rischio in caso di infezione da COVID-19, possono essere vaccinati.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Le donne in gravidanza o che allattano possono essere immunizzate con Nuvaxovid?
Gli studi sugli animali non mostrano alcun effetto dannoso in gravidanza. Tuttavia, i dati sull’uso di Nuvaxovid durante la gravidanza sono limitati. Sebbene non ci siano ancora studi in merito, non si presume alcun rischio per l’allattamento al seno.
La decisione se utilizzare il vaccino nelle donne in gravidanza dovrebbe essere presa in stretta consultazione con il personale sanitario dopo aver considerato benefici e rischi.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Le persone con allergie possono essere vaccinate con Nuvaxovid?
Casi di anafilassi (reazione allergica grave) si sono verificati in persone che hanno ricevuto i vaccini COVID-19. Pertanto, come per tutti i vaccini, Nuvaxovid deve essere somministrato sotto stretto controllo, con l’appropriato trattamento medico disponibile. Le persone che hanno una grave reazione allergica quando ricevono la prima dose di Nuvaxovid non devono ricevere la seconda dose.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quali sono i rischi associati al Nuvaxovid?
Gli effetti collaterali più comuni osservati negli studi sul Nuvaxovid sono stati generalmente lievi o moderati e vanno a scomparire entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra questi, vanno annoverati mal di testa, nausea (sensazione di malessere) o vomito, dolori muscolari e articolari, prurito o dolore al sito di iniezione e stanchezza. Questi effetti hanno colpito più di 1 persona su 10. Arrossamento e gonfiore al sito di iniezione, febbre, brividi e dolore agli arti si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Linfonodi ingrossati, pressione alta, eruzione cutanea, arrossamento della pelle, prurito al sito di iniezione ed eruzione cutanea pruriginosa sono stati effetti indesiderati non comuni (che interessano meno di 1 persona su 100).
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Perché Nuvaxovid è stato autorizzato dall’UE?
Nuvaxovid offre un elevato grado di protezione contro il COVID-19, un’esigenza fondamentale nell’attuale quadro pandemico. Le prove principali hanno mostrato che il vaccino ha un’efficacia di circa il 90%. La maggior parte degli effetti collaterali sono di gravità da lieve a moderata e scompaiono entro pochi giorni.
L’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha deciso che i benefici del Nuvaxovid sono maggiori dei rischi e ne ha raccomandato l’autorizzazione con l’immissione in commercio condizionata. Ciò significa che sono in arrivo ulteriori prove scientifiche che l’Agenzia renderà disponibili con relativi aggiornamenti.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quali misure vengono adottate per garantire l’uso sicuro ed efficace di Nuvaxovid?
Le raccomandazioni e le precauzioni che gli operatori sanitari e i pazienti devono seguire per un uso sicuro ed efficace del Nuvaxovid sono state incluse nel prospetto delle caratteristiche del vaccino e nel relativo foglio illustrativo.
È inoltre in atto un piano di gestione del rischio (RMP) che contiene informazioni importanti sulla sua sicurezza, su come raccogliere ulteriori informazioni e su come ridurre al minimo eventuali rischi.
Le misure di sicurezza saranno attuate per Nuvaxovid in linea con il piano di monitoraggio della sicurezza dell’UE per i vaccini COVID-19 al fine di garantire che le nuove informazioni siano raccolte e analizzate rapidamente. In merito, la società produttrice del farmaco fornirà rapporti mensili.
Come per tutti i medicinali, i dati sull’uso del Nuvaxovid sono costantemente monitorati. Gli effetti collaterali sospetti segnalati vengono valutati attentamente; questo per intraprendere qualsiasi azione si rendi necessaria a protezione delle persone a cui il vaccino viene inoculato.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quando è stato autorizzato il Nuvaxovid?
Nuvaxovid ha ricevuto un’autorizzazione di commercializzazione valida in tutta l’UE a partire dal 20 dicembre 2021.
Fonte: European Medicines Agency (EMA), Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 24.02.2022
Quali vaccini sono disponibili?
Attualmente, in Italia, sono disponibili i vaccini BioNTech/Pfizer, Moderna, Vaxzevria (ex AstraZeneca), Johnson & Johnson e Nuvaxovid (Novavax).
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 29.04.2021
Un vaccino a RNA contiene una piccola porzione del codice genetico necessario per produrre uno o più tipi di proteine del virus. Nel caso del vaccino contro il coronavirus, l’RNA messaggero contiene solo le informazioni necessarie per produrre la proteina a forma di “chiodino” che circonda il coronavirus (proteina spike). Pertanto, il vaccino non può causare il Covid-19. Gli RNA messaggeri sono racchiusi in minuscole gocce di grasso da iniettare nel corpo. Il vaccino non contiene potenziatori/adiuvanti (ad es. alluminio o altro). Una volta iniettate nel corpo umano, le gocce di grasso vengono “inghiottite” dalle cellule circostanti. Queste cellule leggono il codice dell’RNA messaggero e per circa due giorni producono delle proteine “spike” che vengono individuate dal sistema immunitario. Il sistema immunitario produce poi anticorpi e globuli bianchi specializzati contro le proteine di superficie in grado di riconoscere ed eliminare rapidamente il coronavirus in caso di infezione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 01.02.2021
Il vettore (portatore) contiene parti del virus attenuato. Il vaccino vettore viene iniettato, il corpo riconosce il virus indebolito come una minaccia e inizia a produrre anticorpi contro di esso.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 10.02.2021
Vi sono diverse ragioni. Da un lato, è stato messo a disposizione molto denaro. Questo significa che un gran numero di ricercatori è stato in grado di condurre ricerche in modo parallelo e quindi sviluppare più rapidamente il vaccino. Allo stesso tempo, di solito, per poter testare un vaccino bisogna aspettare che un certo numero di persone si ammali. In una pandemia come questa, dove la gente si infetta continuamente, i test possono anche essere compiuti più velocemente.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 05.02.2021
La vaccinazione è gratuita per tutti.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.01.2021
Perché è consigliato farsi vaccinare?
Di fatto, nei bambini e negli adulti giovani un’infezione da Covid-19 decorre solitamente senza grandi problemi. Tuttavia, anche in questa fascia d’età possono verificarsi delle complicanze, qualche volta gravi, con la necessità di un ricovero in ospedale e lunghi trattamenti medici intensivi.La probabilità di un decorso grave della malattia, però, aumenta soprattutto nelle persone dai 60 anni in su, negli adulti con fattori di rischio come obesità, diabete, pressione alta, malattie croniche del cuore o dei polmoni, tumore o trattamento immunosoppressivo nonché nei pazienti fragili di ogni età.
Inoltre, nessuno può ancora stimare le conseguenze a lungo termine per chi contrae il Covid-19 anche con sintomi lievi. C’è una crescente evidenza che un’infezione da Covid-19 possa addirittura provocare danni alla salute, anche a lungo termine.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 01.02.2021
Sono insicuro nella decisione di vaccinarsi. Cosa posso fare?
Accettate pienamente i vostri dubbi. Questa incertezza iniziale è spesso espressione del fatto che qualcosa è molto importante e deve essere deciso nel modo più ponderato possibile. Cercate fonti di informazione il più possibile affidabili come rinomati giornali, Radio- o Telegiornali di canali pubblici, programmi con contributi di noti scienziati. Parlate con persone che vi possono consigliare attraverso la loro esperienza di vaccinazione, loro possono dirvi esattamente quali effetti collaterali hanno notato. Ricordate: Potreste sentire effetti collaterali, ma non sentirete la protezione del vaccino. Tuttavia, può salvare la propria vita e quella di molti altri. Aiuto riceverete anche sul sito "non sei da solo".
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 12.04.2021
Il vaccino potrebbe provocare la malattia COVID-19?
Assolutamente no. Nessuno dei vaccini approvati dall'Aifa può causare il Covid.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 08.04.2022
Il vaccino può alterare il DNA?
BioNTech Pfizer e Moderna: Gli RNA messaggeri di questi vaccini non possono modificare il nostro codice genetico perché esso è ben protetto nel nucleo delle nostre cellule, dove l’RNA messaggero non può entrare. Quindi non stiamo parlando di terapia genica.
Vaxzevria (ex AstraZeneca): Anche questo vaccino vettore non altera i geni umani. Il portatore (vettore) contiene DNA, ma non ha le proprietà necessarie per potersi integrare nel genoma umano.
Johnson & Johnson: No, questo vaccino non altera il DNA presente nei cromosomi umani. Il DNA del vettore virale, che è un adenovirus umano modificato in modo che non è più in grado di riprodursi nelle cellule dell'uomo.
Nuvaxovid (Novavax) No. Rispetto agli altri, poi, il Nuvaxovid è un vaccino a base proteica; una tecnologia già sperimentata da anni.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.04.2022
Allo stato attuale, l’esatta durata della protezione offerta dal vaccino non è nota. Infatti, sono tuttora in corso gli studi clinici volti a stabilirla. La maggior parte delle sperimentazioni cliniche condotte sui vaccini autorizzati prevede che le persone vaccinate siano monitorate per 2 anni, ciò al fine di raccogliere maggiori informazioni sulla durata della protezione.
Tuttavia, dati ottenuti da studi osservazionali mostrano un progressivo declino della protezione offerta dai vaccini riscontrabile a partire da circa 5-6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale iniziale, tanto che, proprio in questa finestra temporale è prevista la somministrazione della dose di richiamo. Ad oggi, anche chi è vaccinato deve mantenere le misure di prevenzione previste.
Fonte: Agenzia italiana del farmaco, Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 01.12.2021
Non ci sono evidenze scientifiche che suggeriscano che le persone affette da celiachia abbiano un rischio superiore alla popolazione generale, di sviluppare effetti indesiderati in seguito alla somministrazione del vaccino contro il SARS-CoV-2. Pertanto, si raccomanda che le persone affette da celiachia seguano le indicazioni delle Autorità di Sanità Pubblica rivolte alla popolazione generale, riguardo alla vaccinazione contro il SARS-CoV-2.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 12.01.2021
Anche se è stato superato l'intervallo stabilito tra la prima e la seconda dose è raccomandabile completare il ciclo vaccinale. Alcuni recenti dati della letteratura, infatti, rassicurano in merito all'efficacia di un boost effettuato a distanza di tempo dalla prima dose. Va sottolineato, però, che le indicazioni in merito all'utilizzo dei vaccini per Covid-19 saranno soggette a continua rivalutazione sulla base delle evidenze che si rendessero disponibili nel tempo.
Pertanto, invitiamo gli interessati a optare per una data dell'OPEN DAY compatibile con i propri impegni. Qualora i propri giorni di disponibilità fossero diversi rendendo necessaria una prenotazione, basterà inviare una e-mail con il numero di telefono a: infovax@sabes.it
Fonte: Aifa, Azienda Sanitaria dell'Alto Adige; data: 28.08.2021
Il vaccino contro il virus SARS-CoV-2 ha superato tutte le fasi di verifica sull’efficacia e sulla sicurezza come previsto per tutti gli altri vaccini. Tali verifiche sono state portate avanti su un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard di analoghi studi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficiente per dimostrare efficacia e sicurezza. Inoltre, si tratta di un processo che non è nuovo e viene dalla ricerca sul cancro. Da 25 anni è usato sugli esseri umani.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 05.02.2021
In rari casi, può verificarsi una reazione allergica nelle persone che in passato hanno avuto una reazione allergica a un vaccino o a uno dei componenti dei nuovi vaccini. Tuttavia, tale reazione allergica può essere curata bene sul posto.
I due vaccini vettoriali Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen di Johnson & Johnson hanno causato, in rarissimi casi, trombocitopenica trombotica nelle persone più giovani, motivo per cui questi vaccini saranno somministrati solo alle persone dai 60 anni in su in base alla circolare del Ministero della Salute dell’11.06.2021.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 21.06.2021
Questi vaccini vengono attualmente somministrati a decine di milioni di persone in tutto il mondo. Uno o due giorni dopo la vaccinazione sono state osservate le seguenti reazioni collaterali:
• dolore nel sito dell’iniezione
• stanchezza, mal di testa o dolori muscolari o articolari, a volte brividi o febbre.
Queste reazioni sono di solito lievi; possono essere un po’ più forti, ma raramente. Scompaiono spontaneamente dopo uno o al massimo tre giorni e possono essere attenuate con l’assunzione di paracetamolo.
In generale, con i vaccini Pfizer BioNTech e Moderna, gli effetti collaterali tendono a verificarsi dopo la seconda dose, mentre con Vaxzevria (ex AstraZeneca) questi si verificano dopo la prima dose.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 19.02.2021
Si prega di segnalare effetti collaterali al Suo Medico di Medicina generale o a VigiCOVID.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 03.05.2021
Lo scopo degli studi registrati era di valutare l’efficacia dei vaccini nel proteggere dalla malattia COVID-19. Le ricerche per stabilire se le persone vaccinate, infettate in modo asintomatico, possano contagiare altri soggetti sono in corso. Poiché è possibile che, nonostante l’immunità protettiva, in qualche caso il virus possa persistere nascosto nella mucosa nasale, le persone vaccinate e quelle che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco; data: 01.12.2021
Con una certa frequenza, il coronavirus tende a mutare. La risposta immunitaria indotta dal vaccino protegge contro la maggior parte di queste varianti anche se, verso alcune di esse, l’efficacia della protezione può essere più bassa.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco; data: 01.12.2021
L’analisi di efficacia "Real World", elaborata dall’ISS settimanalmente, parte dai dati sulla pandemia raccolti quotidianamente sulla popolazione e pone a confronto la frequenza dei vari eventi (infezione, malattia, malattia con ospedalizzazione, malattia con ricovero in terapia intensiva, decesso) tra i vaccinati e i non vaccinati. Ciò significa che, a differenza dei risultati delle prove di efficacia effettuate in laboratorio, queste analisi tengono conto della complessità dovuta a una serie di fattori determinati dal contesto reale in cui la vaccinazione agisce includendo nell’elaborazione un numero di informazioni, come la presenza di varianti o i cambiamenti nei comportamenti, che ne rendeno più solida l’interpretazione.
Dall’analisi scaturiscono due diversi report:
- Ogni settimana viene fatta una stima basata sul confronto delle incidenze di infezioni, ricoveri ordinari e in terapia intensiva e decessi fra vaccinati e non vaccinati, sulla base dei dati dall'inizio della pandemia. I risultati sono disponibili nel "report esteso" pubblicato settimanalmente dall'Istituto.
- Periodicamente viene pubblicato il report “Impatto della vaccinazione”, in cui invece l'efficacia viene calcolata confrontando le incidenze tra i vaccinati con quelle dello stesso campione nel periodo tra 0 e 14 giorni dopo la prima dose.
I risultati vengono condivisi con le autorità competenti. L’elaborazione più recente dell’analisi dei dati sui vaccini ha mostrato ad esempio che l’efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di COVID-19 nelle persone completamente vaccinate è diminuita passando dal 89%, durante la fase epidemica con variante alfa prevalente, al 76% durante la fase epidemica con variante delta prevalente.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità, Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 01.12.2021
Come viene somministrato il vaccino?
BioNTech Pfizer: il vaccino dev'essere diluito in modo tale che con un flaconcino si ottengano sei dosi di vaccino.
Moderna: il vaccino non dev'essere diluito.
Vaxzevria (ex AstraZeneca) e Johnson & Johnson: anche questi vaccini non devono essere diluiti.
Nuvaxovid (Novavax): una sola fiala contiene dieci dosi pronte all'uso senza quindi necessità di diluirle. Una volta aperta, le dosi sono utilizzabili per 6 ore.
Tutti questi vaccini vengono somministrati tramite un'iniezione nel muscolo della parte superiore del braccio.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.04.2022
La vaccinazione sarà effettuata esclusivamente da operatori sanitari esperti nelle tecniche di vaccinazione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 01.02.2021
Per evitare lo spreco di dosi vaccinali, se queste ultime non possono essere conservate fino al giorno successivo, alla fine della giornata vengono eccezionalmente somministrate alle persone disponibili in quel momento, sempre sulla base delle priorità come previsto dal calendario vaccinale nazionale e successive raccomandazioni. Questo significa, per esempio, che possono essere vaccinate persone che rientrano nella stessa categoria prioritaria o che appartengono a gruppi per i quali sono già aperte le vaccinazioni.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 22.03.2021
In parte dipende da come il corpo reagisce al vaccino e in parte dagli studi. I produttori hanno testato il proprio vaccino e in base a questo hanno indicato la linea d'azione più efficace.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 05.02.2021
Se si contrae il Covid tra la prima e la seconda dose, ci deve completare lo stesso il ciclo vaccinale? Cosa succede con il Green Pass?
Se si contrae il Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose di un vaccino che ne prevede due per completare il ciclo primario, e l'infezione da Covid-19 è avvenuta oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino (fa fede la data del primo test molecolare positivo), si riceverà la Certificazione verde COVID-19 per completamento del ciclo primario insieme al Green Pass per guarigione.
Se si contrae il Covid-19 entro quattordici giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino, per ricevere il Green Pass di ciclo vaccinale primario completato è necessaria una seconda dose da effettuare entro 180 giorni dall'infezione (fa fede la data del primo test molecolare positivo).
Fonte: Ministero della Salute, Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 13.08.2021
Dove si vaccina?
Le vaccinazioni vengono effettuate presso i Centri per le vaccinazioni dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, in numerose farmacie e presso i medici di medicina generale che eseguono limmunizzazione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 01.06.2021
Se il medico di medicina generale sostiene la campagna vaccinale ed è stato autorizzato a vaccinare in ambulatorio, la vaccinazione è possibile presso il medico di medicina generale (Medici di Medicina generale che eseguono la vaccinazione).
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 21.06.2021
Si prega di portare con sè un documento d'identità valido e la tessera sanitaria. Se state assumendo dei farmaci, dovreste portare con voi un elenco di tali farmaci ed eventuali relazioni mediche. Se possibile, scaricate e stampate anche la scheda anamnestica e il modulo di consenso, compilateli e portateli con voi. Questi documenti sono scaricabili al sito www.vaccinazioneanticovid.it (download).
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 18.02.2021
Non ci sono problemi se gli antidolorifici (per es. paracetamolo, ibuprofene) vengono assunti prima della vaccinazione (anche giorni prima).
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 05.03.2021
Durante il colloquio anamnestico che si svolge prima della vaccinazione, c'è la possibilità di fare domande sui farmaci che si stanno assumendo.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 05.03.2021
Il Centro Nazionale Sangue fornisce le seguenti indicazioni:
- persone vaccinate con virus attenuati (ad es. vaccini che utilizzano la tecnologia del vettore virale o virus vivi attenuati) possono essere accettate alla donazione di sangue dopo almeno 4 settimane dopo la vaccinazione.
- persone asintomatiche vaccinate con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ad es. vaccini a base di mRNA o sub-unità proteiche) possono essere accettate alla donazione di sangue dopo almeno 48 ore dopo la vaccinazione.
Quale misura precauzionale, persone che abbiano sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2 possono essere accettate alla donazione di sangue dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi.
onte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Centro Nazionale Sangue; data: 07.07.2021
Normalmente, il certificato di vaccinazione viene consegnato direttamente al centro vaccinale. Qualora non fosse possibile ottenerlo, può essere richiesto successivamente al servizio di igiene del rispettivo comprensorio sanitario scrivendo una mail a uno dei seguenti indirizzi con allegata una copia della propria carta d'identità.
- Comprensorio di Bolzano: impfungen.bz@sabes.it
- Comprensorio di Merano: impfungen.me@sabes.it
- Comprensorio di Bressanone: impfungen.bx@sabes.it
- Comprensorio di Brunico: impfungen.bk@sabes.it
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Infovac; data: 13.08.2021
Da quando è possibile prenotarsi per la quarta dose?
Gli appuntamenti sono prenotabili sul portale https://sanibook.sabes.it/ a partire dalle ore 9:00 del 13 luglio 2022. Inoltre, i centri vaccinali offrono degli accessi liberi senza necessità di prenotarsi. Infine, è possibile immunizzarsi anche presso alcune/i Medici di Medicina generale o in farmacia. In quest’ultimo caso, vengono vaccinate solo le persone che non assumono farmaci o che non soffrono di patologie preesistenti.
Tutte le date delle vaccinazioni sono pubblicate sul sito web dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige al seguente link: https://www.vaccinazioneanticovid.it/it/
appuntamenti-vaccinali/tutti-gli-appuntamenti.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige; data: 13.07.2022
Quante volte si viene vaccinati?
BioNTech Pfizer: il vaccino viene somministrato due volte, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. In casi particolari, durante l'anamnesi la distanza può essere ridotta. La massima efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.
Moderna: il vaccino viene somministrato due volte, a distanza di almeno 28 giorni l'una dall'altra. In casi particolari, durante l'anamnesi la distanza può essere ridotta. La massima efficacia è stata dimostrata dopo due settimane dalla seconda dose.
Vaxzevria (ex AstraZeneca): il vaccino viene somministrato due volte, a distanza di 3 mesi l'una dall'altra. La massima efficacia è stata dimostrata dopo due settimane dalla seconda dose. Le persone di età inferiore ai 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di Vaxzevria riceveranno la seconda vaccinazione con un vaccino mRNA, in base alla circolare del Ministero della Salute dell’11.06.2021.
Johnson & Johnson: è necessaria una sola dose di vaccino e la massima efficacia è stata dimostrata due settimane dopo la vaccinazione.
Nuvaxovid (Novavax): al momento sono previste unicamente due dosi da effettuare a distanza di tre settimane l'una dall'altra.
Con l'incremento del numero di infezioni, una dose di richiamo (booster) 4 mesi dopo la fine del ciclo di vaccinale è molto importante, anche per quelle persone che sono state vaccinate solo una volta con il vaccino Janssen.
Per quanto riguarda invece le/gli ultrasessantenni nonché le/i pazienti a partire dai 12 anni di età sono invitati ad effettuare una quarta dose (secondo booster/richiamo) se sono trascorsi più di 120 dalla terza immunizzazione oppure dall'eventuale infezione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, data: 13.07.2022
Quali persone non verranno vaccinate?
Se si soffre di una malattia acuta (febbre, ecc.), si consiglia di rinviare la vaccinazione. Chi ha manifestato una reazione allergica ad un vaccino o a uno dei suoi componenti, ne deve parlare con il proprio medico curante. Per chi ha avuto un’infezione da Covid-19 di recente, la vaccinazione è possibile, ma l’immunità dopo la malattia permette di aspettare tre mesi per essere vaccinati. Un esame sierologico non è necessario prima della vaccinazione. Le malattie croniche o l’assunzione di farmaci non sono delle controindicazioni alla vaccinazione. In caso di malattie del sistema immunitario o di trattamento immunosoppressivo, la protezione offerta da questo vaccino può essere ridotta. Inoltre, in base alla circolare del Ministero della Salute italiano del 11.06.2021, i vaccini Vaxzevria e Johnson & Johnson non saranno più vaccinati alle persone sotto i 60 anni. A loro verrà somministrato un vaccino mRNA. La circolare del Ministero della Salute italiano del 18.06.2021 prevede che in casi eccezionali (campagne di vaccinazione specifiche per i non residenti, persone difficilmente raggiungibili), se i vantaggi di una singola somministrazione sono evidenti, il vaccino Johnson & Johnson può essere somministrato anche a persone di età inferiore ai 60 anni.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 21.06.2021
No, non è previsto il test degli anticorpi prima della vaccinazione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 12.01.2021
Sono proprio queste le persone più a rischio di una evoluzione grave in caso di contagio da SARSCoV-2, proprio a loro, quindi, si darà priorità nell’invito alla vaccinazione.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.01.2021
Le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono farsi vaccinare. È consigliato in ogni caso consultare il proprio medico.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.01.2021
Come per ogni altra vaccinazione è necessario anche qui che le persone allergiche consultino il proprio medico prima di sottoporsi alla vaccinazione. Le persone che sanno già di essere allergiche a uno dei componenti del vaccino devono in ogni caso chiedere prima il parere del medico.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 08.01.2021
Tutte le date relative alle vaccinazioni sono disponibili sul sito web www.vaccinazioneanticovid.it a cura dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, data: 13.01.2022
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Infovac; data: 13.08.2021
Per le persone in possesso di un codice fiscale italiano che non sono ancora registrate presso il Servizio Sanitario dell'Alto Adige, vale quanto segue: per i dipendenti con un contratto di lavoro in Alto Adige, i dati sono già noti all'Azienda Sanitaria. In questo caso, gli interessati possono registrarsi direttamente online o comunicare le loro generalità, compreso il numero di telefono, al seguente indirizzo infovax@sabes.it.
A registrazione avvenuta si riceverà un messaggio all'indirizzo e-mail indicato con la comunicazione che è possibile prenotare un appuntamento vaccinale o, in alternativa, fissarlo direttamente per telefono.
Fonte: Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Agenzia italiana del farmaco, Infovac; data: 27.08.2021